Tutto confermato da ASO, a dispetto della Pandemia, la Dakar, il rally-raid più conosciuto ed impegnativo del mondo, avrà inizio sabato 2 gennaio.
Le squadre sono già a Jeddah, dove, tra pochi giorni, partirà la prima tappa della 43° edizione della storica gara nel deserto, nonché la seconda che, si disputerà interamente in Saudi Arabia. Sabato, i piloti, affronteranno la tappa prologo di 11 km, avranno così la possibilità di scaldare i motori e prepararsi, per l’estenuante calendario che li vedrà protagonisti. 12 in totale i percorsi, che, sommati fanno 7.800 km di deserto, rocce, dune ed i drivers potranno “riposarsi”, solo all’arrivo ad Ha’il, sabato 9 gennaio.
Come la scorsa edizione, tra i pronostici per la vittoria del gruppo “auto”, in testa vediamo, la Mini JCW Buggy, preparata da team X-Ride, vincitrice della passata edizione. Il prototipo, già dimostratosi eccellente, è stato migliorato dai tecnici, e, nel 2021 si presenta in griglia, con un peso fortemente ridotto, ed un motore 3.0 TURBO DIESEL da 350CV preso in prestito da Bmw, con trazione 2WD e diverse migliorie nella parte delle sospensioni. Il cambio, con differenziale interno, è sequenziale a 6 rapporti.
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La leggenda spagnola dei rally, campione in carica della competizione del deserto, a 58 anni, non intende lasciare strada ai “giovani”, è infatti lui, alla guida della Mini, uno dei favoriti alla vittoria. Il papà del campione omonimo di Formula 1, seppur ha sofferto il fatto di non poter testare l’auto come avrebbe voluto, a causa delle restrizioni legate al Covid19, si sente in forma per affrontare, alla soglia dei 60 anni, questa nuova avventura mondiale (come dimostrano le foto pubblicate sui social ufficiali), forte anche del fatto che la scorsa edizione, la vinse proprio a bordo di una Buggy JCW, sicuramente meno performante di quella messagli a disposizione quest’anno dal suo Team.
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Accanto a lui, come navigatore troviamo, un altro nome risonante nell’ambito dei rally, Lucas Cruz. Lo spagnolo, di Barcellona, ingegnere informatico, che, seppur più giovane di 11 anni rispetto al collega pilota, non rientra, certo, nella categoria “Juniores”. Tutti pronti, dunque, per seguire quest’avvincente sfida. Chi vincerà? L’esperienza e la saggezza, o l’incoscienza e la forza della gioventù? Lo scopriremo presto..
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