Stop alla produzione della regina delle 600cc super sport in versione “targata”
Importante decisone presa dalla casa dei Diapason, da gennaio 2021, non verrà più prodotta la R-6 omologata per la circolare stradale, ma solo una versione, chiamata RACE, utilizzabile solo in pista e per le competizioni. Siamo certi, sperando di non sbagliare, che non si tratta di un “addio”, ma di un “arrivederci”. E’ impensabile, infatti, non trovare più in concessionaria, un mito che, dal 1999, ha rappresentato la super sport per eccellenza, arrivando a picchi di vendite sconvolgenti nel periodo in cui, Valentino Rossi, vinceva tutto con Yamaha in MotoGP (chi non ricorda la moto blu con la scritta: Go!!!!!!!)
Nel 1999 la YZF R-6, la più sportiva delle “piccole” giapponesi, sostituiva la Thundercat, che a sua volta aveva preso il posto della mitica, FZR600. Subì un leggero restyling estetico nel 2001, che, vide l’adozione di due fanali tondi al posteriore di colore bianco, ed il sottocoda in tinta con la carrozzeria.
Nel 2003, il lifting, fu stravolgente. Nuova carena, anche se, somigliante alla prima versione, ed interventi importanti, la resero come al solito protagonista del mercato. In quell’anno infatti, si introdusse il nuovo telaio Deltabox, stavolta verniciato nero, si disse addio ai carburatori per passare all’iniezione elettronica e, non da ultimo venne installato un sistema di immbilizer, che prevedeva 3 chiavi, due nere ed una master di colore rosso(indispensabile per intervenire sulla gestione della centralina elettronica).
A distanza di 3 anni, la nipponica si reinventa totalmente, siamo nel 2006 e, più o meno, questa versione è quella arrivata ai giorni nostri. Troviamo, in quell’anno, una moto completamente rivista nella ciclistica, ma, soprattutto, nell’estetica. Degno di nota è il numero di giri previsto per il motore 4 cilindri in linea da 131cv con un “fondo scala” a 18.000 giri.
Dopo la vittoria mondiale 2020 SuperSport con Andrea Locatelli, Yamaha, avrà pensato di essere particolarmente brava a costruire bolidi da gara, e, togliendo dal mercato la versione strada, ora commercializza solo la RACE.
il motore è classico, 4 cilindri in linea 16 valvole, impianto frenante e forcella sono prese in prestito dalla sorella maggiore R-1 (KYB), Telaio in alluminio e telaietto posteriore in magnesio, elettronica come il traction control regolabile in modalità RideByWire. E’ proposta con livrea Icon Blue o Midnight Black, ed, essendo nata per la pista, non sono presenti fronzoli, niente frecce, specchietti e tutto quello che è obbligatorio per la circolazione su strada. Il prezzo per avere una moto da GP è assolutamente interessante: 12.799,00€ per la versione base, s’intende.
Proprio perché nata per le gare e la pista, Yamaha, mette a disposizione una serie di accessori racing (anche Ohlins) per personalizzare la moto, oltre ad un kit specifico denominato GYTR, che la rende adatta a partecipare anche a competizioni approvate da FMI.
Nello specifico il kit comprende:
Set cupolino da gara GYTR
Sistema completo da gara Akrapovic
Set ECU GYTR
Set cablaggio GYTR
Interruttore on/off GYTR
Cavo interfaccia GYTR
Set di tappi AIS GYTR
Emulatore ABS GYTR
Tappo carburante senza chiave GYTR
Cuscini sella GYTR
Tubi freno in acciaio inossidabile per anteriore e posteriore
Protezione leva del freno anteriore
Protezione pignone posteriore (pinna di squalo)
Azionamento pignone 14T adatto per la catena 520
Pignone posteriore, 45 adatto per conversione catena 520
Set dadi pignone per 520
catena DID Gold Race 520
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