Lanciato sul mercato lo scorso anno, il Transporter T6 della casa di Wolfsburg, erede del vecchio Bulli, ne raccoglie l’eredità non solo come veicolo commerciale, ma anche e soprattutto per il trasporto dei passeggeri.
Tra le diverse declinazioni del furgone per antonomasia della Volkswagen, compreso il camper compatto California, il Caravelle rappresenta un top di serie in fatto di comfort e abitabilità per i passeggeri, su lunghe e su brevi distanze, per appuntamenti professionali o per escursioni con famiglie e bagagli consistenti.
Realizzato rispettando gli alti standard della casa automobilistica, la navetta (o shuttle, come ama essere definito dall’ufficio marketing) si presenta con le caratteristiche di una berlina a nove posti. Grazie ai motori TDI da 2.0, che (dopo tutta la faccenda sollevata dal Dieselgate, da Wolfsburg tengono a precisare che rientrano perfettamente nelle norme euro6, per l’immissione degli scarichi) sfruttano quattro diverse potenze, da 84 e 102 cv a 5 marce e cambio manuale, e da 150 e 204, con 6 o 7 rapporti e cambio automatico o manuale. Inoltre per le motorizzazioni più potenti e gli allestimenti più ricchi è disponibile anche la trazione integrale 4motion (con il bloccaggio del differenziale meccanico sull’asse posteriore) e il passo lungo che permette di guadagnare 40 cm in più nell’abitacolo, a seconda poi se serva più spazio tra i sedili o nel bagagliaio (che parte da un minimo di 1210 litri nell’omologazione a sette posti, per arrivare a 4525, abbassando tutti i sedili dei passeggeri).
Ai motori di nuova generazione del Caravelle è legata anche la BlueMotion Technology, che annovera il sistema Start & Stop per ridurre al minimo i consumi, il recupero di energia in frenata, mediante l’alternatore che la riconverte in energia elettrica, e gli pneumatici che, grazie a una speciale mescola con la quale sono costruiti, hanno una resistenza ottimizzata al rotolamento.
Per la sicurezza la Volkswagen si affida ai principali sistemi utilizzati sulle sue vetture: la frenata anti collisione multipla (MKB), che però non limita l’autonomia del guidatore, il sistema antibloccaggio delle ruote (ABS), l’antislittamento (ASR), e il bloccaggio elettronico del differenziale (EDS), per impedire il pattinamento delle ruote. A ciò si aggiunge anche l’indicatore della pressione degli pneumatici, un modo per portarsi avanti nella prevenzione degli incidenti, anche se ormai i materiali con cui sono costruite le gomme rendono rarissima l’eventualità di uno scoppio accidentale, se non addirittura prevengono la foratura.
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