Nel corso della manifestazione Genova Smart Week (23-28 maggio 2016), che ha visto al centro delle discussioni le tecnologie smart, in particolare, l'attenzione è stata posta sulle dichiarazioni fatte dal portavoce di Add Italia, G. B. Ferrari, sul rafforzamento della rete di stazioni di rifornimento per auto elettriche.
Uno dei problemi della mancanza di una vera diffusione delle auto ibride in Italia è legato anche e soprattutto al fatto che le stazioni di rifornimento, nonostante lo sforzo delle aziende coinvolte, non siano ancora diffuse in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. A peggiorare la situazione, la minore diffusione delle colonnine cosiddette "fast" in grado di ricaricare un’auto elettrica in pochi minuti (15-20 circa) rispetto alle due ore della colonnina tradizionale.
Il progetto che prende voce da Genova e da qui parte (esattamente dal Porto Antico, dove già esiste una stazione con colonnine fast) prevede dunque un rafforzamento delle stazioni di rifornimento per auto elettriche sulla stessa A10.
Poter effettuare un intero viaggio di centinaia di chilometri (rifornendosi per strada velocemente) potrebbe essere la svolta per fare maggiore affidamento su questi mezzi più ecologici. Gli sforzi delle case automobilistiche, tra cui la Volkswagen che propone sempre nuove soluzioni, da soli purtroppo non bastano per una maggiore diffusione delle auto elettriche. Anche se, è chiaro, migliorare le prestazioni e l'affidabilità di queste auto con motore elettrico spingerà sempre più acquirenti in questa direzione.
Ma, tornando al progetto che vede Genova come protagonista. Si tratta di un progetto internazionale, che a livello europeo ha un valore che supera qualche milione di euro, e la cui compagine italiana, Add, prevede entro la metà del 2017 di rendere operative ben 5 colonnine fast, alimentarle, gestirle e accettare i pagamenti da remoto, su un tratto di autostrada che da Genova porta a Nizza.
Diversi altri progetti, paralleli a questo, prenderanno corpo in questi mesi e vedranno con tutta probabilità la realizzazione di un sistema di abbonamenti per il pagamento dell’energia elettrica usata per ricaricare le batterie auto e la collaborazione con i centri commerciali per l'erogazione di buoni di rifornimento.
La speranza è dunque che le auto elettriche non restino confinate solo ad un utilizzo urbano, senza ombra di dubbio pratico (vedi ZTL e giorni di divieto di circolazione) e congeniale, vista la maggiore diffusione delle colonnine incriminate, ma che si sviluppi una mentalità più attenta all'ambiente e di conseguenza sui mezzi di circolazione più ecologici.
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